Lo conosciamo tutti: Antoine de Saint-Exupéry è l’autore di uno dei libri più amati da adulti e bambini, Il piccolo principe.
Chi ha letto il breve romanzo, si ricorderà di certo la figura dell’aviatore: colui che, dopo essere precipitato nel deserto del Sahara a causa di «qualche cosa [che] si era rotta nel motore» del suo aereo, incontra una strana figura minuta, a tratti fragile, un Piccolo Principe che gli domanda: «Mi disegni, per favore, una pecora?»
La scelta di aprire la parte narrativa del romanzo con l’immagine di un aviatore non è casuale: infatti, la vita di de Saint-Exupéry è stata strettamente legata al mondo dell’aviazione.
Nato a Lione il 29 giugno 1900, nel 1926, lo scrittore diviene pilota per la Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère (in seguito Aéropostale), volando prima in terra africana per poi approdare a Buenos Aires, in qualità di direttore della linea aeropostale Argentina-Francia.
Sono stati i suoi viaggi aerei a ispirargli i primi scritti: dal racconto L'Aviateur, del 1926, ai libri Courrier Sud (1929) e Vol de nuit (1931).
Durante la Seconda Guerra Mondiale, de Saint-Exupéry si arruola nell'Armée de l'air. In seguito un grave incidente lo scrittore finisce per riparare a New York, e proprio in pieno conflitto viene pubblicato negli USA e in Gran Bretagna Il piccolo principe.
Nel 1944, poco dopo aver ripreso a volare, l’aereo di de Saint-Exupéry (un F-5, versione da ricognizione del Lockheed P-38 Lightning) partito dalla base militare di Borgo (Corsica) in direzione di Lione, si inabissa nel mare, e verrà ritrovato solo nel 2004, a sessant’anni da quel 31 luglio 1944.
Per de Saint-Exupéry l’aviazione è molto più di un lavoro: essa è passione, è uno stile di vita, un modo per affermare il proprio essere nel mondo, quest’ultimo scoperto volo dopo volo, solcando quel cielo azzurro denso di sfide.
Ad Antoine de Saint-Exupéry abbiamo dedicato una “polo letteraria”, che potrai trovare sul nostro sito.
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