Il 19 giugno 1918 Francesco Baracca a bordo del suo Spad VII viene colpito dagli austriaci presso l’Abbazia di Nervesa e precipita al suolo durante un’azione di mitragliamento a volo radente sul Montello. La parabola gloriosa del massimo Asso italiano di tutti i tempi termina tragicamente così.
Francesco Baracca nasce il 9 maggio 1888 a Lugo di Ravenna. Appassionato di equitazione fin da bambino, nel novembre del 1907 diviene allievo del corso dell’Arma di Cavalleria alla Scuola Militare di Modena. Nel 1909, dopo il diploma e la nomina a sottotenente, viene assegnato al Reggimento Piemonte Reale Cavalleria e si trasferisce prima a Pinerolo e successivamente a Roma, nel settembre del 1910.
Foto: Francesco Baracca a cavallo
Nella primavera del 1912 presenta domanda per prendere il brevetto di pilota aviatore e, dopo essere stato allievo della Scuola di aviazione civile Hanriot a Betheny, in Francia, torna in Italia presso la Scuola Militare di Aviazione di Cascina Malpensa dove ottiene il brevetto di pilota militare su Nieuport monoplano.
Foto: Francesco Baracca a bordo di un Nieuport IV
All’entrata in guerra dell’Italia nel maggio del 1915, il suo nome è il primo della lista dei piloti scelti per l’addestramento in Francia, all’aeroporto di Le Bourget, sul biplano Nieuport 10. Rientrato in Italia in luglio, è assegnato alla 8a Squadriglia Nieuport sul il campo di Santa Caterina - Campoformido, a difesa del Comando Supremo. Il 7 aprile 1916 Baracca diviene il primo aviatore italiano ad abbattere un velivolo nemico, il Brandenburg C.I 6157 austriaco. Baracca fa dipingere sulla fusoliera dei propri caccia un cavallo nero impennato in onore del suo Reggimento di appartenenza, il cui stemma raffigurava il cavallo in versione argentea su campo rosso.
Foto: Francesco Baracca a colloquio con i compagni di squadriglia Antonio Bosio e Luigi Olivari a Santa Caterina di Udine
Dopo aver raggiunto le cinque vittorie nell’autunno del 1916, guadagnandosi la qualifica di Asso, il 1° maggio 1917 Baracca ed altri fra i quali Fulco Ruffo di Calabria, Luigi Olivari e Ferruccio Ranza vengono trasferiti alla neocostituita 91a Squadriglia Caccia, soprannominata Squadriglia degli Assi, il cui comando verrà preso proprio da Baracca appena un mese dopo, il 6 giugno 1917 e che in seguito adotterà come proprio simbolo il grifo, che compare ancora oggi nello stemma dell’Aeronautica Italiana. In seguito alla disastrosa ritirata di Caporetto la 91a Squadriglia è costretta ad abbandonare Udine e a trasferirsi a Padova. Il 7 dicembre 1917 Baracca ottiene la sua 30a vittoria, menzionata nel bollettino del Comando Supremo dell’indomani e soprattutto citata fra le motivazioni della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare, consegnata al pilota il 24 marzo 1918 in una cerimonia al Teatro alla Scala di Milano.
Foto: Francesco Baracca appena sceso dal suo Nieuport 11 fra i soldati dopo aver conseguito la sua quinta vittoria a Cavazzo Carnico, il 25 novembre 1916.
Foto: a bordo dello SPAD XIII
In occasione della Battaglia del Solstizio, il 15 giugno 1918, Baracca ottiene la 34a ed ultima vittoria.
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