Il primo SR-71 Blackbird venne consegnato all’USAF sulla Beale AFB (California) il 7 gennaio 1966 al 4200° Strategic Reconnaissance Wing (SRW), che pochi mesi dopo era rinumerato 9° SRW. Sulla stessa base erano stanziati i tanker dedicati KC-135Q, inizialmente del 907° Air Refueling Squadron e poi dei 349° e 350° ARS, che dal 1983 venivano posti alle dirette dipendenze del medesimo 9° SRW, che diveniva quindi un Wing composito.
Foto: Sull’immenso piazzale della base di Beale sono raggruppati dieci SR-71A ed un esemplare da addestramento SR-71B. Sulla coda dell’aereo di destra in seconda fila appare il disegno dell’Habu, il serpente giapponese divenuto nomignolo dell’aereo e simbolo del reparto presso il Det. 1 a Okinawa. Sullo sfondo sono parcheggiati i KC-135Q dedicati al rifornimento in volo con lo speciale carburante JP-7
Nella sua lunga vita operativa il Blackbird ha prestato un vitale servizio di sorveglianza di tutte le aree “calde” del globo, dall’Europa all’Asia, al Medio Oriente. Oltre che dalla base principale californiana, i Blackbird operavano anche da basi avanzate (Forward Operational Locations) che ospitavano distaccamenti permanenti o temporanei di SR-71 in base alle necessità dei vari teatri operativi, sempre seguiti da una aliquota di KC-135Q che, in caso di atterraggio su basi non usuali, dove non vi erano scorte di carburante JP-7, fungevano anche da autocisterne aeroportuali a terra, trasferendo il carburante direttamente da un aereo all’altro.
Foto: Lockheed SR-71 e U-2 in costruzione presso il Site 2 a Palmdale.
La prima e più longeva unità avanzata permanente è stato il Det. 1 sulla base giapponese di Kadena, sull’isola di Okinawa, creato per rimpiazzare nel teatro del Sud-Est asiatico il preesistente distaccamento di A-12 della CIA. Il primo di tre SR-71 vi si trasferiva con un volo senza scalo attraverso il Pacifico l’8 marzo 1968 e la prima sortita operativa aveva luogo il successivo 21 marzo, quando ancora sulla base erano presenti e operanti gli A-12, che rientravano definitivamente in patria nel mese di maggio. Gli abitanti di Okinawa, che si radunavano su una collinetta nei pressi della base per seguire decolli e atterraggi, impressionati dal muso piatto e aggressivo dei Blackbird, vi trovavano una somiglianza con la testa di un serpente velenoso tipico della zona chiamato Habu e prendevano quindi a chiamare i velivoli americani con lo stesso nome, che ben presto veniva adottato dal personale americano come nomignolo non ufficiale non solo dell’aereo ma dell’intera comunità degli equipaggi e del personale del reparto, che fra loro amavano definirsi come “the Habus”.
Foto: l'equipaggio dello ICHI BAN al rientro da una missione.
Lo SR-71 17974 è stato il primo dei tre Blackbird rischierati a Okinawa e quello ad aver completato il maggior numero di missioni. Venne decorato dal Crew Chief Don Person con l’immagine del serpente e il numero uno in rosso (la scritta ICHI BAN significa appunto UNO nella lingua locale). Altri Blackbird vennero decorati con l’immagine del serpente avvolto intorno al numero 1 ma il disegno dell’Ichi Ban rimase unico nel suo genere.
Foto: il Crew Chief Don Person, autore del "tail art" ICHI BAN.
Il 974 andò perduto il 21 aprile 1989 quando, dopo il decollo dalla Kadena AFB, il suo motore destro esplose, tranciando il sistema idraulico in più punti e conseguentemente paralizzando i controlli di volo. Il suo equipaggio tentò inizialmente di dirigersi verso una base nelle Filippine, ma con la perdita dell’impianto idraulico l’aereo divenne incontrollabile e l’equipaggio dovette infine lanciarsi e fu recuperato in mare da alcuni pescatori. Anche il relitto dell’Ichi Ban venne in seguito recuperato dal fondo del mare.
Foto: il 974 in volo con un T-38 Talon.
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