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Non vendiamo abbigliamento: condividiamo emozioni. Nel blog Flying Legends trovate storie e leggende dell'Aviazione, curiosità, avvenimenti oltre a novità e aggiornamenti sulla nostra produzione. Benvenuti a bordo!

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Aerei con le zanne

Flying Legends


All'inizio dell’Aviazione, gli aerei progettati e costruiti dai primi pionieri come i fratelli Wright, Curtiss o Blériot erano un insieme di assi di legno, tiranti di corda pannelli di tela che poco o nulla avevano in comune con l’aspetto elegante dei volatili cui si ispiravano per inseguirne il volo.

Un Maurice Farman MF.11 (soprannominato Shorthorn dagli equipaggi) utilizzato come bombardiere leggero e aereo da ricognizione all'inizio della Prima guerra mondiale.
Un Maurice Farman MF.11 (soprannominato Shorthorn dagli equipaggi) utilizzato come bombardiere leggero e aereo da ricognizione all'inizio della Prima guerra mondiale.

Con il passare del tempo e il miglioramento dei progetti degli aeromobili, le loro forme iniziarono a conformarsi alle leggi aerodinamiche per contrastare la resistenza creata da tiranti, rinforzi, montanti, radiatori piatti e piloti. I rivestimenti di tessuto, applicati non più solamente alle ali ma anche alla struttura principale, portarono gradualmente i velivoli ad assomigliare meno a impalcature e più a uccelli o persino pesci, due forme animali che vivevano e si muovevano in un mondo fluido. Il passo successivo fu che i piloti stessi iniziarono a identificare i propri aerei con gli esponenti del mondo animale, dando inizio alla tradizione di decorare i velivoli ispirandosi appunto a uccelli o pesci. La Prima guerra mondiale fu una specie di “banco prova” e, tra le tante decorazioni, diversi aeroplani iniziarono a mostrare sul muso bocche ringhianti e aggressive.

Una delle prime applicazioni di una bocca di squalo su un aereo militare potrebbe essere stata su questo L.F.G. Roland C.II. Questo particolare Roland C.II fu pilotato dal tenente Richard Seibert e dal suo osservatore/mitragliere Hauptmann Pfleger della Bavarian Feldfliegerabteilung 5 sul fronte occidentale nell'autunno del 1916.
Una delle prime applicazioni di una bocca di squalo su un aereo militare potrebbe essere stata su questo L.F.G. Roland C.II. Questo particolare Roland C.II fu pilotato dal tenente Richard Seibert e dal suo osservatore/mitragliere Hauptmann Pfleger della Bavarian Feldfliegerabteilung 5 sul fronte occidentale nell'autunno del 1916.

Con il passare del tempo, nel variegato universo delle “nose art”, gli aerei con le zanne si sono moltiplicati e la bocca di squalo è diventata uno dei motivi sempre più ricorrenti. Ci sono letteralmente migliaia e migliaia di casi del suo utilizzo in ogni parte del mondo: singoli aerei, interi reparti militari, alianti e aerei a motore e quasi ogni tipo comune di aereo ha avuto, in un momento o nell'altro, una bocca di squalo ringhiante applicata sul muso.

Una sezione di P.40 del 1st American Volunteer Group in Cina.
Una sezione di P.40 del 1st American Volunteer Group in Cina.


All’epoca della Seconda guerra mondiale una delle più famose applicazioni delle “shark mouth” ha riguardato il reparto di volontari americani Flying Tigers, combattenti in Cina contro il Giappone prima del coinvolgimento “ufficiale” americano nella guerra, anche se non sono mancate variazioni sul tema su aeroplani di diversi Paesi.

Ci sono stati  della seconda guerra mondiale che sfoggiano un'arte con la bocca di squalo sul naso. In effetti, i tedeschi furono probabilmente i primi a usare questo espediente grafico in guerra. Questo caccia Messerschmitt Bf 110E è stato uno dei molti casi di aerei della Luftwaffe decorati con bocche di squalo e anche uno dei più noti. Si tratta del famoso Gruppe/Zerstörergeschwader 76 attivo nella campagna di Grecia e nei Balcani.
Ci sono stati della seconda guerra mondiale che sfoggiano un'arte con la bocca di squalo sul naso. In effetti, i tedeschi furono probabilmente i primi a usare questo espediente grafico in guerra. Questo caccia Messerschmitt Bf 110E è stato uno dei molti casi di aerei della Luftwaffe decorati con bocche di squalo e anche uno dei più noti. Si tratta del famoso Gruppe/Zerstörergeschwader 76 attivo nella campagna di Grecia e nei Balcani.
P-51B Mustang Jeanne III (41-37058) del 51st Fighter Group è mostrato in una rara foto d'epoca a colori da qualche parte nel teatro operativo China Burma India (CBI).
P-51B Mustang Jeanne III (41-37058) del 51st Fighter Group è mostrato in una rara foto d'epoca a colori da qualche parte nel teatro operativo China Burma India (CBI).

Con la fine della Seconda guerra mondiale e l'inizio della Guerra Fredda, la frenetica rincorsa al "sempre più alto, sempre più veloce" ha visto un'eccezionale sviluppo dell'Aviazione e, naturalmente, anche degli aerei con le "shark mouth" che sono comparsi nelle Forze Aeree di tutto il mondo.

Un esotico B-26 operativo in Biafra (ex USAF 41-39531) il cui ultimo utilizzatore era stato il centro sperimentale del volo francese CEV.
Un esotico B-26 operativo in Biafra (ex USAF 41-39531) il cui ultimo utilizzatore era stato il centro sperimentale del volo francese CEV.

Il concetto della "shark mouth" non era limitato solo ai velivoli ad ala fissa. Qui un UH-1 Iroquois del 174th Assault Helicopter Company sfoggia un'enorme bocca di squalo.
Il concetto della "shark mouth" non era limitato solo ai velivoli ad ala fissa. Qui un UH-1 Iroquois del 174th Assault Helicopter Company sfoggia un'enorme bocca di squalo.

In epoca moderna uno degli aeroplani che ha maggiormente utilizzato le “shark mouth” è stato l’A-10 Thunderbolt, con una serie di varianti decisamente pittoresche, in alcuni casi sostituendo i denti di squalo con le zanne da facocero che richiamano il soprannome con cui l’aeroplano è diventato famoso tra gli equipaggi, “Wharthog”.

Un A-10 Thunderbolt decorato con la variante "Warthog" della bocca di squalo.
Un A-10 Thunderbolt decorato con la variante "Warthog" della bocca di squalo.


Anche la US Navy ha avuto i suoi squali: in particolare i velivoli appartenuti al VF-111 Sundowners, Phantom e Tomcat, si sono fregiati di un elegante “shark mouth” in tinta con i colori del reparto, bianco e rosso.

Un F-14A del VF-111 Sundowners fotografato durante un lancio di prova del missile AIM-54 Phoenix.
Un F-14A del VF-111 Sundowners fotografato durante un lancio di prova del missile AIM-54 Phoenix.



In Italia l’Aeronautica Militare non è rimasta immune al fascino della “shark mouth”, che ha decorato nel tempo prima i G.91Y del 32° Stormo e poi i Tornado ECR del 155° Gruppo appartenuti al 50° Stormo e successivamente confluiti nel 6° mantenendo comunque la bocca di squalo sugli aeroplani.

G.91Y del 32° Stormo in atterraggio ad Amendola.
G.91Y del 32° Stormo in atterraggio ad Amendola.

Tornado ECR fotografato a Piacenza quando il 155° Gruppo faceva ancora parte del 50° Stormo.
Tornado ECR fotografato a Piacenza quando il 155° Gruppo faceva ancora parte del 50° Stormo.



La bocca di squalo applicata a questo Mil Mi-24 Hind lo fa sembrare più un insetto che uno squalo, una sorta di mantide religiosa vorace in stile "Joker".
La bocca di squalo applicata a questo Mil Mi-24 Hind lo fa sembrare più un insetto che uno squalo, una sorta di mantide religiosa vorace in stile "Joker".

Un SF-260 in carico alla pattuglia acrobatica belga dei Red Devils, la cui "shark mouth" era un elemento distintivo del reparto.
Un SF-260 in carico alla pattuglia acrobatica belga dei Red Devils, la cui "shark mouth" era un elemento distintivo del reparto.


La “shark mouth” ha imperversato nei i cieli per più di cento anni, un risultato eccezionale per un semplice motivo grafico. Non c'è dubbio che, tra secoli, le astronavi continueranno a utilizzare questo disegno per il suo significato universale e per il suo fascino senza tempo.

Boeing 747-100 della Flying Tiger Line, la prima compagnia aerea cargo in Nord America, attiva dal 1945 al 1988, quando fu acquistata da Federal Express.
Boeing 747-100 della Flying Tiger Line, la prima compagnia aerea cargo in Nord America, attiva dal 1945 al 1988, quando fu acquistata da Federal Express.

Scopri la collezione che abbiamo dedicato alle “shark mouth” di tutto il mondo: https://www.flyinglegends.it/collezioni/jaws

 

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