La Coppa Blériot era un trofeo messo in palio dall’omonimo pioniere francese all’indomani della definitiva assegnazione della Schneider Trophy all’Inghilterra, per premiare il pilota che per primo avesse volato per 30’ ad una velocità media superiore ai 600 km/h.
Foto: Disegno originale realizzato da Scapinelli relativo al suo volo con il quale conquistò la Coppa Blériot.
L'Italia raccolse la sfida e il 21 ottobre il cap. Pietro Scapinelli, in carico al Reparto Alta Velocità di Desenzano, alle 9 in punto decollò da Ancona a bordo dell'idrocorsa Macchi Castoldi MC.72 MM 177. Il volo fu senza storia e 31’44” più tardi Scapinelli tagliava vittoriosamente il traguardo dopo aver percorso 327,616 km in circuito alla velocità media di 619,374 km/h.
Alcuni giorni dopo Scapinelli si recò a Parigi dove ricevette la Coppa Blériot dalle mani del sottosegretario francese dell’Aeronautica siglando un altro glorioso traguardo del Reparto Alta Velocità e dell’Aeronautica italiana.
Foto: Pietro Scapinelli e il Macchi Castoldi MC.72 MM 177.
Negli anni a seguire non ci furono altri tentativi di migliorare il record e la Coppa Blériot, che nelle intenzioni del suo promotore avrebbe dovuto essere assegnata al pilota che per primo avesse superato i 1.000 km/h, rimase definitivamente in Italia.
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